La migrazione
Le cicogne bianche sono migratoci e dopo aver nidificato in Europa si spostano in Africa per trascorrere l’inverno a sud del Sahara, per lo più nella fascia del Sahel. Dal momento che le termiche non si formano sul mare, per attraversare il bacino del mediterraneo le Cicogne si concentrano in due punti chiave: il Bosforo e Gibilterra. L’undicesimo meridiano a est di Greenwich che decorre tra le Alpi e il mar Baltico, rappresenta il confine piuttosto netto che divide le cicogne a seconda della rotta di migrazione che seguono; le cicogne a ovest di questa linea passano da Gibilterra per raggiungere i paesi del Sahel, le altre attraversano il Bosforo dirette in Africa orientale.
Un discreto numero di cicogne percorre un terzo “ponte” passando attraverso la nostra penisola, supera lo stretto di Messina, raggiunge la Sicilia, attraversa il canale di Sicilia e approda sulle coste tunisine a Capo Bon. La ripresa della popolazione italiana di cicogne potrebbe far assumere a questa “terza via” una maggiore importanza. La migrazione autunnale inizia ad agosto e nella seconda metà del mese nei cieli di Istambul si possono osservare stormi di migliaia di individui. La migrazione autunnale dura circa un paio di mesi e verso la fine di ottobre le cicogne sono ormai giunte nei quartieri di svernamento. La migrazione primaverile, verso le aree di riproduzione, inizia in febbraio e i primi uccelli arrivano in Europa già ai primi di marzo. Il viaggio verso l’Europa avviene in genere più rapidamente di quello autunnale. I primi ad arrivare sono i maschi e tra questi i più veloci possono scegliere i siti migliori per la costruzione del nido. Molti giovani non ritornano subito in Europa, ma passano i primi due o tre anni in Africa.